La storia delle sneakers comincia nel 1860, quando la Liverpool Rubber Company iniziò a produrre scarpe con suola in gomma vulcanizzata: comode e flessibili, perfette per sport come tennis e cricket. La vera svolta arrivò nel 1917 con le prime sneaker pensate per il basket. Si trattava di un modello semplice, funzionale, destinato però a diventare un’icona culturale senza età.
Negli anni ’70 le sneakers escono dai campi sportivi ed entrano nei guardaroba delle persone. Diventano simbolo di libertà, gioventù e stile.
Negli anni ’80 esplodono definitivamente grazie alla cultura hip-hop: Run-DMC, con le loro Adidas Superstar, trasformano una scarpa in un linguaggio di moda collettivo.
Negli anni ’90 il mercato vive una crescita senza precedenti, si moltiplicano i marchi, i modelli e le collaborazioni. La sneaker si trasforma in un oggetto di culto.
Con il nuovo millennio, le sneakers diventano il punto d’incontro tra sport, moda e lifestyle. Negli anni 2010 arriva la fase delle limited edition, delle collaborazioni artistiche e delle release a numero chiuso.
Negli anni 2020 cresce invece la spinta verso materiali più responsabili, silhouette leggere e design ibridi.
E oggi?
Arrivando al 2026, le sneakers continuano la loro evoluzione: sempre più versatili, sempre più “da tutto il giorno”, con un ritorno forte alle linee pulite, ai volumi equilibrati e ai materiali tecnici.
Il confine tra calzatura sportiva e moda si assottiglia ancora di più.
Oggi come nel 1860, una cosa resta vera: le sneakers continuano a raccontare chi siamo, un passo alla volta.