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La Storia Affascinante Dei Mocassini

La Storia Affascinante Dei Mocassini

Dalle tribù native alle passerelle

C’è una scarpa che più di tante altre ha saputo mettere assieme tradizione e modernità, sto parlando proprio del mocassino. Un classico intramontabile che oggi torna prepotentemente alla ribalta nei look di uomini e donne di ogni età.

Prima di diventare simbolo di raffinatezza urbana e must-have, il mocassino ha percorso una lunga e affascinante strada che affonda le sue radici nel cuore pulsante della storia.

L’origine del mocassino risale a ben prima che la moda avesse un nome. Le prime versioni erano realizzate a mano dalle tribù dei nativi americani, in particolare dagli Algonchini, un popolo che abitava le regioni nord-orientali dell’odierna America del Nord.

Il termine stesso “mocassino” deriva dalla loro lingua: una parola che significava semplicemente “scarpa”. Si trattava di una calzatura estremamente funzionale fatta con pelle morbida di cervo o alce, pensata per adattarsi perfettamente al piede e all’ambiente circostante, spesso decorata con perline o ricami simbolici. 

Il grande salto verso l’Occidente avviene nei primi decenni del Novecento. Negli Stati Uniti, precisamente negli anni ’30, la famiglia Spaulding osserva con interesse un tipo di calzatura tradizionale norvegese utilizzata dai mungitori: semplice, robusta, costruita con cuoio spesso cucito a mano. Da lì, l’idea: reinterpretarla in chiave moderna, mantenendone l’essenza e adattandola allo stile americano.

All’epoca però le calzature più apprezzate erano stringate e lucidissime, perfette per abiti formali e ambienti d’élite. Il mocassino con il suo aspetto più rilassato e la mancanza di lacci era considerato poco più che una pantofola da casa, qualcosa da indossare mentre si leggeva il giornale in poltrona.

Il vero cambio di passo arriva con gli anni ’40, quando Fred Astaire, leggenda di Broadway e Hollywood, inizia a usare i mocassini per i suoi numeri di tip tap.

La sua scelta è una questione estetica e tecnica: i mocassini, leggeri e flessibili, si prestano a una danza agile, precisa, spettacolare. In un attimo quella che era considerata una scarpa informale guadagna un’aura di fascino e sofisticazione, aiutata anche dal fatto che – in fondo – era Fred a indossarla.

Negli anni ’50, i mocassini approdano ai piedi degli studenti dei college americani più prestigiosi: Harvard, Yale, Princeton. È la nascita dello stile Ivy League, precursore del cosiddetto “preppy style”. Gli studenti usavano infilare una moneta da un centesimo (un penny) nella linguetta frontale del mocassino da cui il nome ancora oggi popolarissimo: “penny loafer”.

Oggi, dopo decenni di alti e bassi, il mocassino è tornato più forte che mai. Protagonista delle collezioni delle grandi maison, amato da influencer, celebrità e appassionati di moda, si è imposto come uno dei pezzi chiave del guardaroba contemporaneo. Lo troviamo in pelle lucida, scamosciata, con suole chunky, in versione minimal o decorata con catene, nappine o dettagli metallici.

I brand lo reinventano, i giovani lo riscoprono, i nostalgici lo accarezzano con affetto.

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